Valentina Noya
Direttrice del festival LiberAzioni – l'arte dentro e fuori dal carcere e attualmente lavora come progettista culturale per l'Associazione Museo Nazionale del Cinema a Torino; è consulente e facilitatrice internazionale al video partecipativo dopo una formazione intensiva sul tema a Oxford insieme a InsightShare e alla sua associazione informale Agave. Agency at Video Empowerment.
È produttrice del film VR Free di Milad Tangshir, selezionato, come unico film italiano di realtà virtuale, in concorso alla 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, vincitore della sezione Realidad Virtual del Bogotá Short Film Festival / Festival de Cortos de Bogotá – BOGOSHORTS nel 2019, in selezione ufficiale New Frontier al Sundance Film Festival 2020. Ha conseguito il biennio 2002-2004 presso la Scuola Holden, una laurea in Relazioni Internazionali e un master in Sviluppo, Ambiente e Cooperazione nonché il CRPC XX di Fondazione Fitzcarraldo con una borsa CRT. Ha vissuto a Madrid e a Parigi. Ha collaborato a diversi progetti sul territorio della Città di Torino, concentrandosi sui temi della salute, della migrazione, delle relazioni di genere e spaziali.
In Salvador, nel 2014, la sua ricerca sul campo ha trattato il tema della memoria correlata ai traumi di guerra e ne parla, concentrandosi sulle metodologie visuali partecipative, nel suo TEDx talk "Self-empowering visual methods". Il suo progetto di photovoice in Centro America ha visto protagonisti bambini, adolescenti e giovani lavorare nella comunità di Santa Marta dove è stata osservatrice per il VI Tribunale Internazionale di Giustizia Restaurativa nel Salvador, collaborando con gli psicologi locali e l’IDHUCA – Instituto de Derechos Humanos de la UCA, nonché col Centro dei Diritti Umani di Washington. L'indice di Apgar è la sua opera prima come regista e beneficiaria nel 2018 del Piemonte Doc Film Fund della Film Commission Torino Piemonte.