Concerto Inaugurale
PROGRAMMA DI SALA
- Francis Poulenc (1899-1963) Sonata per clarinetto e pianoforte
- Allegro tristamente
- Romanza
- Allegro con fuoco
- Maurice Ravel (1875-1937) Tzigane, rapsodia da concerto per violino e pianoforte
- Egberto Gismonti (1947) Karate, per clarinetto e pianoforte
- George Gershwin (1898-1937) Tre Preludi per pianoforte
- Allegro ben ritmato e deciso
- Andante con moto Agitato
- da “Porgy and Bess”:
- It ain’t necessarily so (arrangiamento di Jascha Heifetz per violino e pianoforte)
- My man’s gone now (arrangiamento di Jascha Heifetz per violino e pianoforte)
- Nice work if you can get it (per clarinetto e pianoforte)
- The man I love (per clarinetto e pianoforte)
- Darius Milhaud (1892-1974) Suite op. 157b per clarinetto, violino e pianoforte
- Ouverture Divertissement Jeu
- Introduction et final
Un programma composito e articolato, tutto orientato sul côté novecentesco che si inaugura con una pagina tra le più fascinose di quelle cameristiche composte dal ‘gigione’ e poliedrico Poulenc: musicista a lungo sottovalutato e invero di incredibile profondità. Poi il virtuosismo abbacinante di una celeberrima pagina ‘di bravura’ dovuta al sommo Ravel dove assonanze balcaniche e stilemi jazzistici convivono in un’ammaliante sintesi. E proprio il jazz d’autore – si sa – è l’universo privilegiato del più giovane Gershwin che il destino baro si portò via nello stesso anno in cui morì Ravel, quando era ancor giovanissimo. Ne ascoltiamo una sorta di antologica in grado di richiamare alla nostra mente in maniera allusiva i celeberrimi lavori sinfonici. Da ultimo ancora un francese, appartenente anch’egli al pari di Poulenc al Gruppo Les Six – e si tratta del pirotecnico Milhaud – che a lungo soggiornò in Brasile assimilandone lo spirito musicale autoctono. E dunque ecco spiegata anche l’interpolazione di una divertente pagina del compositore carioca Egberto Gismonti.
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È disponibile la registrazione integrale del concerto