Firme, CIE e Spid: l’evoluzione della nostra identità digitale
Favorire la diffusione di servizi pubblici in rete e semplificare l’accesso da parte di cittadini e imprese. È questo uno degli obiettivi delle modifiche apportate dal decreto-legge Semplificazioni, coordinato con la Legge di conversione 11 settembre 2020 n. 120 al Codice dell’Amministrazione digitale (d.lgs. 82/2005): a partire dal 28 febbraio 2021 l’identità digitale SPID e la Carta d’identità elettronica italiana (CIE) rappresenteranno le uniche modalità di accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione.
Questo semplificherà di molto la vita a noi italiani: attraverso l’applicazione di questa tecnologia non dovremo più fare i conti con credenziali di accesso diverse a seconda del servizio che vogliamo usare.
L’evento, organizzato da Club Dirigenti Informatici (CDI), in collaborazione con ANORC, si pone l’obiettivo di raccontare la rivoluzione del nostro modo di accedere ai servizi pubblici (e privati), ponendo l’attenzione sui concetti di firma elettronica, CIE e SPID in compagnia di Giovanni Manca, ingegnere, esperto di digitalizzazione documentale.