Dalle carte al digitale: la mostra del Barocco piemontese 1937
Partendo dal case study della Mostra del Barocco Piemontese 1937, con cui si vuole raccontare come il progetto, partito dalle carte, sia approdato al digitale, si intende arrivare a riflettere sulle possibili modalità di gestione della conoscenza. Come mettere in relazione, anche in termini di sostenibilità e durabilità, la singola esperienza di ricerca, la gestione dei dati e le nuove opportunità di elaborazione delle informazioni offerte dalla tecnologia?
È disponibile la registrazione integrale dell’incontro
Ospiti
Francesca Bocasso
Laureatasi presso l’Università degli Studi di Torino e specializzatasi a Genova in Storia dell’Arte Moderna, ha condotto studi sulle esposizioni di arte antica e barocca nella Torino degli anni Trenta.
In Fondazione 1563 svolge attività di ricerca e supporto nell’ambito del Programma di Alti studi sull’Età e la Cultura del Barocco.
Béla Kapossy
Blythe Alice Raviola
Ricercatrice di Storia moderna all’Università degli studi di Milano, insegna Metodologia dello studio della storia. Presso il medesimo ateneo è membro del Comitato ordinatore del Master di II livello in Digital Humanities.
Modernista di formazione, sui temi della Digital Public History collabora con la riviste digitali APICE e Mo.Do
Modera
Piero Gastaldo
Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato per quindici anni con la Fondazione Agnelli di cui ha diretto l'attività di ricerca.
Ha tenuto insegnamenti presso il Politecnico e l'Università degli Studi di Torino e la Scuola di Applicazione dell'Esercito.
Dal 2001 al 2018 è stato Segretario Generale della Compagnia di San Paolo, attualmente è Presidente della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura.