La tua faccia ci appartiene
Kashmir Hill, giornalista d’inchiesta del New York Times, ricostruisce e racconta il più grande attacco alla privacy mai sferrato prima: quello ai nostri volti.
A metà del 2020, Hill riceve una soffiata: pare che ci sia una app in grado di collegare la faccia di una persona alla sua identità e, di conseguenza, al suo passato, alla sua vita. Inizia così la propria indagine su una Startup di Intelligenza Artificiale, la misteriosa Clearview AI. L’algoritmo della Clearview – come in un film di fantascienza o in un futuro distopico alla Philip Dick – si concentra sul riconoscimento facciale: dando in pasto alla app uno scatto qualunque, anche solo di profilo o rubato per strada, si ricevono in tempo reale identità del soggetto e tutti i dati reperibili su di lui/lei sui social e sul web. Affascinante e terribile. La app è già stata usata per individuare molti dei fanatici trumpiani protagonisti dell’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2021, ma quali sono i rischi di un suo utilizzo inappropriato? In che modo i governi più o meno autoritari di mezzo mondo stanno già usando questo potentissimo strumento? E se fosse messo a disposizione di tutti, che potere distruttivo e ricattatorio potrebbe avere lo sconosciuto che incrociamo per strada o in metropolitana?
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Ospiti
Kashmir Hill
In dialogo con
Gabriele Beccaria
Location
Sala Gioco
Via Giambattista Bogino 9, Torino